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Meglio il bastone o la carota?


“Da questo momento potete parlare soltanto quando vi sarà richiesto, e la prima e l'ultima parola che dovrà uscire dalle vostre fogne sarà "signore!". Tutto chiaro, luridissimi vermi?”

sergente maggiore Hartman

A chi di non è mai capitato di avere il clone del sergente maggiore Hartman come superiore? Non è necessario, infatti, avere intrapreso la carriera militare, per aver avuto a che fare con questa tipologia di leader: urla continuamente, tratta i collaboratori come incapaci, comunica in modo così aggressivo da farsi odiare e ottenere pessimi risultati qualitativi.

Prima di un discorso di public speaking, dopo aver respirato a fondo ed aver espulso tutta la negatività, timore ed ansia da prestazione, ci sono molti punti ancora da scandagliare.

Uno di questi è sicuramente il ruolo della leadership che si instaura fra oratore e pubblico.

Se l'oratore non utilizza empatia e non riesce a guadagnarsi sin dai primi istanti, rispetto, riconoscenza di "superiorità" ed esperienza verso la sua figura, tutto il resto sarà vano.

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Mettiamo caso che sia il titolare di un’azienda, che deve tenere un discorso ai suoi collaboratori. Come sarà meglio comportarsi? Come sarà meglio trasferire informazioni e contenuti? Ovviamente ognuno può essere leader, scopriamo quale tipologia si avvicina di più ad ognuno di noi. Leader visionario: è capace di condividere con i dipendenti un sogno e un obiettivo e crea in azienda un clima particolarmente positivo. E’ indispensabile utilizzare questo stile quando l’azienda attraversa un momento di cambiamento.Leader coach: è capace di creare un collegamento fra l’obiettivo aziendale e le aspirazioni del singolo lavoratore. E’ bene usare questo stile per aiutare i dipendenti a migliorare le proprie prestazioni.Leader affiliativo: riesce a favorire con le proprie azioni i rapporti interpersonali, creando una buona armonia a livello aziendale. L’approccio è utile per creare un team compatto.Leader democratico: valorizza i dipendenti cercandone l’appoggio prima di prendere decisioni, creando un ambiente partecipativo. Lo stile è utile per mantenere un clima lavorativo produttivo e ottenere buoni feedback.Leader battistrada: è in grado di raggiungere per primo gli obiettivi imposti, facendo appunto da battistrada. In verità questo stile, se esagerato può creare ansia da parte dei dipendenti. È indicato ad esempio quando ci si affaccia su nuove situazioni e mercati.Leader autoritario: chi usa questo stile invia direttive che non prevedono replica. Normalmente motiva il personale con la paura delle conseguenze che si avranno in caso di insuccesso, creando un clima aziendale teso nel quale i singoli difficilmente si prenderanno responsabilità. Questo stile andrà usato con intelligenza e mixato con uno o più tra gli altri.

Sergente maggiore Hartman? Sissignore!

Il bravo leader è colui che sa adottare ognuna delle tipologie appena elencate, a seconda dell’obiettivo prefissato. Una volta stabilito l’obiettivo e dopo aver studiato il più possibile il pubblico a cui si andrà a parlare, è finalmente tempo di iniziare!

Non prima però di aver ricevuto qualche altro consiglio...

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