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Il franchising corre come un treno


Il franchising batte ogni record di fatturato grazie ad una formula che sembra tarata per affrontare le attuali incognite dei mercati. La caratteristica vincente del franchising è di offrire la possibilità di mettersi in proprio godendo il vantaggio di poter contare sul supporto di un “fratello maggiore” (l’affiliante) e di un’idea di business già sperimentata.

Secondo Mario Resca, presidente di Confimprese (associazione che raggruppa oltre 300 società del commercio moderno con reti dirette e di franchising) si prevede una crescita del giro d’affari a fine anno del 3,2%, che cresce fino al 5,2 considerando le nuove aperture. Nel primo caso i ricavi dovrebbero raggiungere i 148,5 miliardi, mentre con il perimetro allargato si potrebbero superare i 150 miliardi.

Le sfide però non mancano. Le insegne infatti stanno investendo sempre più nell’innovazione, aggiornando i propri store. In particolar modo si sta puntando molto sulla tecnologia per consentire al cliente di realizzare il processo di acquisto attraverso diversi canali, fisici e digitali, relazionati tra di loro in modo da offrire un’esperienza di acquisto integrata e dinamica.

«Il nuovo format che stiamo adottando prevede la presenza di tools tecnologici che permettono di accedere a informazioni e caratteristiche tecniche dei prodotti e di effettuare comparazioni» afferma Luigi Fusco, Chief operations officer di Unieuro, «lo scopo è di fornire al cliente in store le stesse informazioni utili al processo di acquisto di chi naviga sul nostro sito».

Anche la visione di Yamamay punta sui nativi digitali, grazie al rinnovato il flagship store nel centro di Milano ove è stata realizzata la prima “vetrina digitale”. L’avventore che desiderasse un prodotto non disponibile al momento della sua visita, può acquistarlo online direttamente all’interno del negozio, avendo poi la possibilità di ritirarlo in un altro punto vendita o farselo consegnare direttamente a casa.

Il franchising dunque sta al passo con i tempi adeguandosi all’evoluzione del commercio e dei canali d’acquisto.

I tre mercati in cui le insegne italiane stanno puntando di più quest’anno sono Francia, Olanda e Germania, un processo di internazionalizzazione che, secondo i dati Confimprese, dovrebbe portare all’apertura di 230 store, di cui 106 già inaugurati. Le più attive sono le catene del fashion, seguite dai network del food e della ristorazione, che puntano sulla qualità dei prodotti e sull’eleganza del locale.

«Abbiamo potenziato il supporto al franchising, raddoppiando le risorse finanziarie dedicate a iniziative sui mercati strategici», sottolinea Michele Scannavini, presidente dell’Istituto per il Commercio Estero, che è intervenuto al Retail summit di Stresa. «I nostri focus sono su Francia e Usa: sosterremo la partecipazione delle nostre aziende alle principali fiere specializzate a Parigi, Cannes e New York, qualificando al meglio la presenza italiana».

Articolo tratto da Il Sole 24 Ore, 18 settembre 2017.

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